Periferie degradate, ambienti costruiti con incuria e disinteresse sempre più crescente nel tempo, ghetti dove concentrare emarginabili e disadattati. Sempre maggiormente incattiviti e isterici. Abulici ed indifferenti ad ogni elemento di cultura, nel senso tradizionale del termine. Persone che covano rabbia ma anche totale indifferenza ed indolenza. Persone anziane e giovani, sane e malate. Ipocrisia del welfare assistenziale. Il sistema ha dato loro una casa, che spesso non ha manutenzione e sicuramente non è organicamente metabolizzata dalla città e dai suoi abitanti “normali”.
L’errore è culturale, architettonico ed antropologico.
Si è emarginato invece di integrare e risolvere il disagio scatenante la povertà. Si è scelto un perbenismo vittoriano, puritano e miope. Ora raccogliamo i frutti.
Le periferie stanno fornendo carne fresca da macello a coloro i quali hanno fatto della violenza e dell’odio la propria bandiera. È facile per loro manipolare le menti di giovani deviati e inferociti.
È facile e conveniente.
Come fai a chiudere fuori dalle frontiere chi abita di fianco a te e che si confonde con te? Niente ti differenzia apparentemente. Tu corri e cerchi un lavoro. Lui corre e cerca il modo di massacrarti. Senza pietà, anzi con soddisfazione quasi libidinosa.
Più la violenza è palpabile, più il terrore pervade gli ultimi lunghissimi attimi di vita delle vittime è più il piacere cresce.
Accendiamo una candela?
Cadiamo nel tranello e uccidiamo qualche “terrorista” oppure facciamo saltare il banco a quei poteri forti internazionali che hanno posto l’Europa sotto assedio? Coloro i quali traggono enormi profitti economici e politici dalle transumanze delle popolazioni più deboli e che ogni giorno ci bombardano con bombe umane, con sensi di colpa (il più delle volte immotivati, ma tanto di pancia) devono essere fermati e non con le bombe, bensì usando ciò che più temono ossia facendo loro perdere potere, soldi e prestigio.
Facciamo in modo che le sacche di emarginazione vengano ripulite e sanate con una vera politica sociale, a dispetto di chi pensa (e per ora trova) facili menti da plagiare e piegare ai propri loschi affari.
Accendiamo la speranza?