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OcchioPrivato: il mio punto di vista, nulla più

…pensare è l'inizio per fare

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Pensieri

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Un Brand non è una chimera, è l’insieme reale di donne ed uomini che fianco a fianco sognano, idealizzano, progettano e realizzano “un prodotto” sia esso materiale o immateriale. Nel rispetto reciproco e in complementarietà, questo è ciò che pensiamo e mettiamo in pratica noi di See S.r.l. Spin Off LRE Università di Firenze e lo facciamo in ogni aspetto del nostro operare. Consapevolmente e con paziente tenacia.

Anche quando abbiamo ideato e reso realtà il nostro “sogno” di rappresentare uno stile di vita quale quello che caratterizza chi ama il mare Mediterraneo, lo frequenta in barca o lungo i litorali, sull’isola francese di Porquerolles. Perché proprio quest’isola? Forse perché  il Ministero dell’Ambiente francese negli anni ’70 del secolo scorso ha deciso di incoraggiare la creazione di stabilimenti specializzati nella protezione di specie vegetali rare o minacciate di estinzione e conseguentemente ha affidato al Parco Nazionale di Port-Cros la responsabilità di realizzare una tale struttura sull’isola di Porquerolles per attuare la sua politica di conservazione della flora mediterranea francese. Come? Tramite la creazione della Conservatoria Botanica di Porquerolles. Istituzione pubblica che ha visto ufficialmente la luce il 15 febbraio 1979 sotto il controllo amministrativo proprio del Parco Nazionale di Port-Cros e che ha visto la propria prima apparizione su internet grazie a noi di See (Progetto di Comunicazione Globale) nella seconda metà degli anni 90 del novecento, agli albori di questo nuovo potente strumento comunicativo.

Anche per questo progetto la riuscita è stata possibile grazie alla fusione dei due punti di vista, femminile e maschile, per dare una visione armonica a tutto tondo del concetto sotteso all’idea: un’isola.. ed il suo stile!

Ad inizio del nuovo millennio abbiamo creato Eau De Porquerolles, un Brand nato per ampliare le possibilità di rappresentare al mondo questo “stile di vita”. Sportivo ma al tempo stesso distinto, per chi ama essere a proprio agio ovunque. Per chi non ha bisogno di urlare per farsi ascoltare, non ha bisogno di eccedere per essere amato. Per chi ha la consapevolezza di se stesso/a e non teme di confrontarsi con le diversità presenti negli altri.

Rispettoso della propria libertà e consapevole che essa termina al confine con le libertà altrui. Convinto, come noi, che un mondo multietnico, multiculturale e libero sia assolutamente da preferire ad uno ove la cultura, la socialità e l’arte (tutte espressioni di libertà di cuore) siano soffocate e represse. Dove una parte pensa di poter essere “superiore” ad un’altra. 

Ecco dunque perchè, tramite i nostri Brand, abbiamo voluto ideare questo piccolo contributo cognitivo! 

 

Io so. Io ho pianto

Ero bambino ed ogni fine settimana dalla città, con i miei genitori, si partiva per trascorrere questa manciata di ore dai nonni nella campagna pavese. Tutte le mie estati le ho trascorse vivendo “libero” in questo contesto agreste dove ho forgiato il mio carattere ed ho iniziato ad amare la natura, fra gente attaccata alla propria terra da cui traeva il sostentamento per vivere.
Il cinema del paese, insieme all’oratorio, era il momento di aggregazione più importante. Era del padre di uno di noi, amico fra gli amici. Veniva alla Banca dell’Agricoltura per lavoro, periodicamente.

Io, quel giorno ero a Milano. Era pomeriggio ed ero andato, come spesso facevo, ad acquistare per mio padre la versione serale del Corriere d’informazione. Il titolo dell’edizione straordinaria mi travolse come un camion: in Piazza Fontana era esplosa una bomba. Devastante, immorale ed immonda.

Poche ore dopo appresi che, vittima fra le vittime, era morto il papà del nostro amico, il proprietario del cinematografo del paese. Da quel momento tutto cambiò.

Io so. Io ho pianto…

Il 12 di dicembre ricorre il cinquantesimo anniversario della strage di piazza Fontana.
L’enorme impressione di quell’avvenimento, classificato anche come “perdita dell’innocenza” per la Repubblica Italiana, è tutta nelle immagini della grande e composta folla nel giorno dei funerali, vero primo fattore di opposizione a un disegno, la cosiddetta strategia della tensione, che da quella data si sarebbe dipanata per anni.

Il comitato “Artisti e Resistenze” assegna alla capacità dell’arte visiva la capacità di essere interprete di emozioni e ragionamenti collettivi ecco il perché di una mostra faccia memoria di quel tragico avvenimento; una mostra che compari opere storiche, realizzate in quegli anni, a una selezione contemporanea.

“Io so” è il titolo dell’evento. Espone, tra gli altri, Bruno Pellegrini, della Famiglia Artistica Milanese – sodalizio artistico a cui anch’io sono associato.

Testimonianze di artisti nel cinquantesimo della strage di Piazza Fontana

10 dicembre 2019-12 gennaio 2020

Ex chiesa di San Carpoforo – Piazza Formentini (Brera) Milano

Casa delle Arti Spazio Alda Merini – Via Magolfa, 32, Milano

#ioStoConHuawei

In questi giorni non si parla d’altro; il Presidente americano Donald Trump ha posto in atto stringenti misure industriali economiche e politiche per ostacolare la crescita tecnologica di una grande azienda cinese, la Huawei.
Motivazione addotta: è al soldo del Governo cinese per “spiare” il mondo occidentale, Stati uniti d’America in particolare. La privatezza deve essere difesa a spada tratta, con ogni mezzo.
Non voglio entrare nel merito, non sono “nessuno” per arrogarmi tale autorevolezza, tuttavia mi sorgono alcune considerazioni.
Nella nostra vita quotidiana le aziende americane leggono ogni istante la nostra corrispondenza privata. Memorizzano ogni nostra singola azione fisica ed analizzano con sofisticate tecnologie software ogni nostra scelta psicologicamente inconsapevole. Sono detentori dei diritti di sfruttamento dei nostri post. Condizionano con pratiche al limite del legale i nostri istinti di scelta, quasi a livello di amigdala. E meno male che la tanto criticata Europa esiste ed ha avuto la forza e la lungimiranza di emanare il Regolamento Europeo sui dati e su ciò che, banalizzando, chiamiamo privacy.
Si potrebbe andare oltre, ti potresti chiedere cosa succederebbe se la Cina opponesse le medesime restrizioni. Quanti prodotti “sparirebbero” dalla tua vita? Pensaci. Guarda ogni cosa intorno a te e verifica dove è stata prodotta.
Jung sostiene che nulla succede per caso. Che sia ora di poter disporre di una alternativa al monopolio degli USA?
Se dovessi dover scegliere fra le suite Google o Android o Apple ed un nuovo sistema operativo magari più idoneo e rispettoso della nostra riservatezza, magari in linea con i dettami del Regolamento Europeo?
Lanciamo questa sfida, lanciamo #ioStoConHuawei

( Campagna spontanea a difesa del libero mercato, del libero pensiero e del libero arbitrio promossa da noi di See S.r.l. @fatateam )

@fatateam @Huawei @HuaweiMobileIT @HuaweiItalia #EgoCreaNet #Fatateam #See #libertà #liberty #sviluppo #rispetto

See S.r.l.
Milano
Italy

La gioia di vivere

Ogni giorno, viaggiando in treno ed in autobus verso l’ufficio, incontro tantissime persone. Ognuno di loro ha un passato fitto di cose, un presente indaffarato. Ognuno spera in un “futuro” migliore.

La stragrande maggioranza di chi incontro è silenziosamente assorto sul proprio smartphone. Chi gioca, chi scrive, chi legge, chi ascolta musica… ma di loro praticamente nessuno parla con le altre persone. Sono isolati nella loro connessione.

Postano foto e momenti di vita, ma non vivono la loro con gioia… almeno questo è ciò che traspare osservandoli.

Spero di sbagliarmi. Tu cosa ne pensi?

Attimi di sogno

Il treno è anche questo: i suoi lunghi momenti di pausa. Sei in stazione e attendi che arrivi l’orario della coincidenza. All’inizio non sai come utilizzare questo apparente spreco… con tutto ciò che hai da fare! Non ci voleva! Cerchi un bar, lo trovi e ti sorseggi l’ennesimo caffè. Buono. Il caffè è un eccellente rompi pause. Poi si è attratti da lui, malizioso ed eccitante. Fai per dirigerti verso la banchina, percorrendo un lungo corridoio ed ecco che dal nulla appare una copertina di un libro. Colorata ed intelligente nel suo mix di forme e colori. Proprio adatta al titolo che sovrasta la sua parte alta. Ti soffermi. Osservi meglio e così noti che di libri ce ne sono altri. Tantissimi altri. Un’intero mondo fantastico. Guardi l’orologio. Definisci quanti minuti hai a disposizione e.. senza ulteriori indugi entri.
Senti il silenzio pervadere ogni angolo attorno a te. Eppure non sei solo. È pieno di gente simpatica, variopinta ed eterogenea. Ognuno è concentrato sull’argomento di interesse. Ognuno è perso in un proprio meraviglioso sogno… ad occhi aperti. E tu sei uno di loro.

Il vero viaggio è già iniziato!

Santa Gertrudis ed il Progetto El Comedor

In Guatemala esiste un luogo non luogo, una baraccopoli dal nome Santa Gertrudis. Lontano migliaia di km dal nostro benessere. Nel Continente Americano, tra Messico, Belize, Honduras e Salvador. In questo paese latino americano si trova la comunità di cui stiamo parlando, a circa 90 km dalla capitale in direzione Chiquimula.

Il clima è secco e caldo. Il territorio è attraversato dal fiume Rio Motagua, che con suo procedere lambisce anche le periferie del villaggio prima di continuare la sua corsa verso l’Oceano Atlantico. L’ambiente naturale circostante, a differenza di gran parte del Guatemala, è abbastanza brullo e poco rigoglioso. Sullo sfondo domina la vista di imponenti montagne.

Perché vi racconto tutto questo? Semplicemente perché le circostante della vita e la sincronicità degli eventi mi hanno permesso di conoscere le persone che compongono la A.I.N.S. Onlus attiva sul territorio lombardo per aiutare i bambini di Santa Gertrudis affinché passano ricevere un concreto aiuto formativo ed abbiamo la possibilità di costruirsi un domani a dispetto della crudezza dell’ambiente in cui sono nati.

Come si diceva all’inizio, nell’aldea di Santa Gertrudis le condizioni urbane e socio-economiche sono caratterizzate da uno status di grande povertà. Le abitazioni, in cui vivono i nuclei familiari e tanti, tanti bambini, sono per lo più di legno, di piccola dimensione e senza acqua corrente. Molte sono ancora prive di luce elettrica. L’economia del luogo è fondata sulla sussistenza e sulla sopravvivenza quotidiana. Povertà e precarietà, sue aspetti dello stesso dramma.

Per fortuna però da oltre un anno esiste una luce di speranza in questo buio: esiste una bella e vivace realtà che ha il nome di El Comefor. Ogni giorno 35 bambini trovano in questo luogo un sicuro punto di appoggio. Inoltre, quotidianamente, centinaia tra bimbe e bimbi vi si recano per istruirsi ed apprendere le conoscenze necessarie per costruirsi un domani, un modello di vita migliore. Una piccola oasi in mezzo a tanta povertà. Un luogo dove A.I.N.S. opera e realizza, nel concreto, le proprie iniziative di solidarietà.

Un luogo di speranza… 

Ecco perché vi ho raccontato tutto ciò, perché è di speranza che si deve alimentare la nostra azione quotidiana affinché tutti insieme si incida sul presente in modo tale da renderlo più confacente, per mettere le basi per uno sviluppo sostenibile che non metta nessun uomo sopra un altro, che generi un benessere diffuso e socialmente etico.

Non credi?

A.I.N.S. Onlus – Associazione Italiana Nursing Sociale

Sanità

Il giornalista Carlo Sala, nel settembre 2016, ha pubblicato un articolo sul sito http://www.today.it in cui affermava: “Sanità, le 24 prestazioni mediche che diventeranno a pagamento :: Blog su Today

Sono 24 le prestazioni che si dovranno pagare e non saranno più gratuite: si va da interventi di piccola chirurgia come l’intervento per la cataratta o per il tunnel carpale, oppure dall’ernia al dito a martello, dall’impianto e ricostruzione del cristallino fino a interventi di artroscopia ed artroplastica. E ancora si pagherà per ernia inguinale, ombelicale e femorale con o senza protesi, calcoli renali, dita a martello, ricostruzione della palpebra e altre prestazioni ambulatoriali.”

Siamo oramai a gennaio del 2017 e non ho percepito nessun vero interesse per la notizia da parte dei mezzi di stampa o delle testate giornalistiche televisive. In altri casi, per molto meno, ci hanno bombardato mediaticamente. Questa decisione governativa è invece nell’oblio.

In effetti si tratta per lo più di interventi di una inutilità inaudita. Chi se ne importa se una persona anziana ha la cataratta e quindi una seria limitazione nella libertà di movimento e di indipendenza sociale e psicologica. Se poi avesse anche un’ernia inguinale… ma stia a letto e non disturbi il prossimo. 

Non ho tuttavia nemmeno letto che i signori Parlamentari abbiamo tagliato le tipologie di assistenza sanitaria a cui, loro, possono accedere in modalità gratuita ed extra servizio sanitario nazionale pubblico. Sarà perché sto invecchiando e leggo meno agevolmente?

Nuovi contenuti per te

Carissimi lettori, un blog deve essere un luogo vivo.

La linfa vitale dei pensieri deve poter scorrere, ma non a scapito della qualità. E’ un fatto di rispetto verso chi legge questi brevi pensieri. Certo può esserci il periodo in cui si hanno più occasioni di potersi soffermare a scrivere ed altri in cui il tempo deve essere dedicato ad altro. Ma sempre nella speranza di condividere qualche cosa di utile.

Abbiamo provveduto a fare un po di aggiornamenti in modo da offrirvi la visione anche di altri spazi che curiamo nei contenuti. La Famiglia Artistica Milanese dal punto di vista culturale ed artistico. Il Progetto Eau De Porquerolles da quello imprenditoriale.

Speriamo di avere fatto una cosa gradita. Anzi vi anticipiamo che se metterete il Vostro Mi Piace saremo contenti.

A presto.

 

Sinergie d’autore: Parole Profumi Passioni

Sabato 18 giugno 2016

Evento organizzato da Eau De Porquerolles a Casteggio nella location Guerci Abbigliamento. Tre autori (Adelio Schieroni, Alessandro Curioni e Edoardo Varini) hanno creato una splendida sinergia concettuale.

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Eau de parfum, Eau De Porquerolles

Il tutto a cornice della presentazione del brand Eau De Porquerolles: Profumi, Abbigliamento casual e Gioielli in Oro & Argento.

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Eau De Porquerolles – Eau de parfum

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Le vetrine dello storico Negozio nel Centro città

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